La cultura dell’allenamento e la professionalità nel mondo NBA

Approfondimento cultura

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L’NBA è sicuramente lo sport più spettacolare e performante nel panorama mondiale. Una lega dove giocano solo i migliori interpreti di questo sport. Le gesta dei suoi campioni sono la massima espressione di atletismo all’interno di un rettangolo di gioco. Schiacciate, stoppate, alta intensità e una stagione densa di partite necessitano di una preparazione fisica fuori dal comune. Dunque l’allenamento, come in ogni disciplina, diventa indispensabile per raggiungere questi livelli. Solo nel Basket oltreoceano però è una cultura.

La cultura dell’allenamento

Restiamo sempre a bocca aperta davanti alle schiacciate o alle stoppate dei giocatori della National Basket Association. Un “carrozzone” di super atleti per qualcuno, per altri il meglio che la pallacanestro mondiale possa far vedere. Siamo di fronte a un mix di entertainment, business e sport che però non può prescindere dalla giusta preparazione fisica.

Una preparazione che deve tener conto di ritmi frenetici e di 3 o 4 partite da giocare a settimana a fronte di viaggi in aereo lunghi anche 4 ore. Non basta quindi il talento per far parte di questo mondo dorato. C’è bisogno anche di muscoli e tanta determinazione. Il mondo Nba racchiude i migliori giocatori di basket sul pianeta. Il talento dunque è una dote smisurata all’interno di questa lega. A differenza però di altri sport, dove grazie al talento si può emergere, nel basket americano il lavoro fatto all’interno della palestra e sul parquet fa la differenza. Per mantenere dei livelli così alti di performance sportiva è impressionante la costanza che tutti i giocatori di basket mantengono nel loro allenamento giornaliero.

Ossessione per l’allenamento

Per questo motivo i giocatori sono costantemente seguiti con test psicologici e atletici. Ogni “fisico” viene schedato con attenzione e ogni esercizio programmato serve a migliorare specifiche abilità. Percentuale di grasso corporeo, esplosività, forza della parte bassa e nella parte alta del corpo, velocità, coordinazione occhio-mano. Questo e altro fa parte della “radiografia” predisposta per ogni atleta. Gli allenamenti possono quindi assumere ritmi brutali caratterizzati da 8-10 differenti sedute in 10-14 giorni. Panche, manubri e pesi, oltre a viaggi e gare da 48 minuti accompagnano e scandiscono le giornate dei giocatori Nba. Nel corso degli anni si è costruita una vera e propria cultura dell’allenamento.

Durante la stagione l’impiego di energie mentali e fisiche è veramente notevole. Dunque verrebbe spontaneo pensare che nei mesi di vacanza, tra giugno e ottobre, i giocatori Nba si concedano il meritato relax e il giusto svago. Si, in parte. Perché un giocatore Nba si forma proprio in quei mesi di “vacanza” quando il campionato è fermo. La cultura del lavoro che caratterizza questa lega emerge proprio da questa ossessione per i dettagli.  Ogni giocatore dunque si affida a dei guru del fitness per migliorare il proprio fisico e si allena sul campo per affinare le proprie caratteristiche di gioco. La cura del proprio fisico e l’ossessione per l’allenamento è sacra in questa lega. Michael Jordan, Kobe Bryant, LeBron James e tanti altri hanno fatto scuola da questo punto di vista. 

 Cos’è la contaminazione?

La contaminazione è la fusione tra elementi di diversa provenienza. Nella Nba la contaminazione è una cosa positiva e bellissima. Una peculiarità che solo in questa lega possiamo trovare. Durante le sessioni di work out estive i giocatori Nba si allenano tra di loro per migliorare le proprie abilità e per affinare la propria tecnica. Immaginate questo scenario nel calcio per esempio: Cristiano Ronaldo, Messi e Neymar che si incontrano per allenarsi insieme, per rubare l’uno i segreti dell’altro. Uno scenario piuttosto affascinante quanto impensabile nel mondo del football.

La normalità invece tra gli atleti di oltreoceano. Una contaminazione tra giocatori. I migliori della lega che si allenano insieme: Ben Simmons, LeBron James, Kevin Durant, Russell Westbrook. Una lega talmente competitiva dove per diventare più forte impari dal tuo nemico sportivo; dove leggende come Kdobe Bryant e Tim Duncan si mettono a disposizione dei futuri campioni di questo sport; dove l’ossessione per migliorare, spinge gli atleti a superare i propri limiti. Uno sport, una lega che fa parte di una cultura ben precisa e radicata.

Passione, professionalità e allenamento questo si cela dietro lo spettacolo più bello del mondo. 

Come dicono da quelle parti:

This is why we play.

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Pubblicato da Omar Ben Cheikh

Nato a Roma, con origini tunisine, l’8 marzo 1994. Laureato in Sociologia all’Università La Sapienza di Roma, con testi sulle condizioni socio-politiche della Tunisia durante la Primavera Araba. Lo sport, in ogni sua forma, in ogni suo luogo, in ogni sua sfaccettatura è la passione che muove dentro di me le reazioni più forte e che mi evoca ricordi idimenticabili. Conoscere di sport, parlare di sport, scrivere di sport più che una passione è uno stile di vita.