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A passi lenti, ma si procede. Il mese d’agosto non ha regalato grandi scosse al movimento della pallanuoto italiana, frastornato ma non abbattuto dalle difficoltà economiche che coinvolgono il Paese intero. Per alcune squadre, come la Pro Recco, in questi giorni è già tempo di tornare in acqua per iniziare la preparazione atletica della nuova stagione. Che ci sarà o no? Domanda che in molti si pongono, navigando tra i dubbi alimentati da una nuova crescita dei contagi che non può lasciare tranquilli.
Due importanti novità
Tantissime le chiacchiere, poche le certezze. Due le ultime arrivate, una dalla FIN, l’altra direttamente dal governo. Entrambe sicuramente molto utili per permettere ai club di programmare la nuova stagione. Con il decreto agosto, il mondo dello sport ha registrato una grande vittoria, vedendosi riconoscere il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni fino a 90 milioni di euro. In poche parole, lo Stato ha stabilito un bonus fiscale del 50% per le aziende che sponsorizzeranno squadre e singoli atleti.
L’obiettivo – e la speranza – è che le aziende siano invogliate da questa defiscalizzazione, così da investire nello sport e permettere ai club di agire con più serenità. L’altra novità, invece, è arrivata dalla Federazione. Il presidente Barelli e il consiglio federale hanno approvato il cosiddetto blocco delle categorie giovanili. Quelle che erano U11, U13, U15 e U17 diventeranno dalla stagione 2020/2021 tutte annate pari, adeguandosi così alla maggior parte delle altre nazioni europee.
La FIN organizzerà i campionati nazionali U14, U16, U18 e U20, che quindi saranno uno in più rispetto alle stagioni precedenti. Ancora un po’ di mistero sui piccolini: almeno il campionato U12 dovrebbe essere supervisionato dai rispettivi comitati regionali, mente per l’U10 si farà affidamento a tornei e amichevoli organizzati direttamente dalle società. Come ampiamente pronosticato, con il blocco delle categorie i ragazzi non perderanno un importante anno di crescita e le società potranno ripartire con la sicurezza di qualche quota in più.
Pallanuoto – mercato fermo, o quasi
Chi poteva permetterselo, il mercato lo ha già fatto tra maggio e i primi di luglio. Chi, invece, non poteva muoversi per problemi economici, non lo può fare nemmeno adesso. È così che nell’ultimo mese non si è mosso praticamente nulla tra serie A1 e serie A2, se non qualche giovane di prospettiva. La Canottieri Napoli ha preso lo slovacco Tkac, l’Anzio il marcatore classe 2001 Andrea Grossi – in arrivo da Savona – e il Telimar il 2003 Crippa.
L’unico botto ce l’ha regalato il Quinto, che ha portato in Italia il giapponese Yusuke Inaba, 20 anni, miglior marcatore alle Super Final di World League del 2019 a Belgrado. La Roma 2007 Arvalia ha prelevato i 2001 Capezzone e Viglialoro dalla Zero9, rea di aver smantellato la prima squadra. Giannotti si alternerà al confermato Correggia tra i pali del Tuscolano. Tutti gli altri sono in cerca di squadra.
Altre due situazioni spinose riguardano la BPM Sport Management e il Pescara Pallanuoto. I lombardi, da terza forza del campionato, potrebbero non iscriversi al prossimo campionato e costringere l’A1 a giocare a 13 squadre. Gli abruzzesi, invece, hanno ottenuto la gestione delle Naiadi, ma la manovra politica è costata cara: l’iscrizione all’A2 è arrivata troppo in ritardo e costringerà il club a ripartire dalla B. E al 99% senza Calcaterra e Di Fulvio, i suoi uomini migliori, destinati a rinforzare qualche altra società di serie A.