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Ottava giornata della 7Days Eurocup poco positiva per le italiane. Trento perde in casa con gli Hamburg Towers un match decisivo per la rincorsa alla zona playoff. La Virtus cade in Spagna contro una Gran Canaria che piazza un parziale decisivo nell’ultimo quarto. Sorride solo Venezia che vince a Patrasso con otto giocatori. Vediamo insieme nel dettaglio come sono andate le partite.
Aquila Trento – Hamburg Towers
Trento affronta gli Hamburg Towers, spingendo subito sull’acceleratore. Williams e Reynolds firmano un 8-3 a favore di Trento. Gli ospiti ritornano a contatto grazie ad Hinrichs. Il primo quarto cambia per i tedeschi con l’ingresso di Kotsar. Il centro estone entra subito in partita, facendosi sentire sotto canestro. McCallum e Hollatz sfruttano il suo movimento per segnare dei comodi punti in transizione. Il periodo si chiude 18-20 con il primo vantaggio tedesco. Nella seconda frazione Trento porta Brown ed Homesley in post basso per caricarli di falli. La tecnica sembra funzionare fino a che Brown non inizia a segnare da tre. Poche azioni dopo, i tedeschi toccano il massimo vantaggio della gara sul +7. Il quarto si conclude con la quarta tripla a bersaglio di Homesley. L’americano fa 4/4 da tre nel solo primo tempo, mandando un chiaro segnale. L’ultimo “squillo” di Saunders vale solo il -6 per l’Aquila.
Nella ripresa Trento parte forte con un parziale di 12-2 firmato Caroline – Reynolds. Si alza il ritmo della partita e Flaccadori realizza quattro punti in pochi minuti. Reynolds apre la difesa con le sue triple. Il post basso di Forray garantisce opportunità agli esterni trentini. L’Aquila chiude il terzo quarto avanti di 4 con 30 punti segnati e 20 subiti. Gli ultimi dieci minuti si aprono per Trento con due palle perse. Entra Bradford. L’americano riporta a contatto Trento sull’80 pari. È ancora Kotsar ad essere protagonista del match. Prima colleziona l’undicesimo rimbalzo poi commette il quinto fallo a tre minuti dalla fine. Senza l’estone, la partita può girare a favore di Trento. Non è così, uscito Kotsar, Brown segna due triple decisive che chiudono il match. L’Aquila perde in casa 92-99 un match chiave per la sua stagione europea.
Promitheas Patras – Reyer Venezia
La Reyer si presenta a Patrasso con le rotazioni corte. De Raffaele non ha disposizione cinque giocatori, tra cui Tonut e Daye. Nel primo quarto il Promitheas parte forte con un parziale di 9-4 firmato da Jerai Grant. Dopo un avvio difficoltoso, la Reyer inizia a carburare con Phillip e Vitali. Gli orogranata chiudono la prima frazione di gioco sotto solo di quattro lunghezze. Nei secondi dieci minuti De Raffaele toglie Phillip (5 palle perse) e inserisce Cerella al suo posto. L’italo-argentino dà la scossa alla squadra, segnando cinque punti in un minuto. Venezia inizia a difendere forte e arrivano così le palle recuperate. Bramos segna il canestro del +1 ma dura poco perché Grant e Gaddy riportano avanti i greci. Phillip rientrato nel finale, si prende l’ultimo tiro del quarto e lo manda a segno. La prima metà di gara si chiude sul 31-30 per i greci.
Rientrati dagli spogliatoi, il Promitheas apre con un parziale di 10-0 che costringe De Raffaele a chiamare time-out. Gli orogranata rimproverati dal coach, cambiano marcia, trovando canestri in ritmo con Mazzola e Sanders. L’americano diventa un fattore nel terzo quarto, portando la squadra a contatto sul 48 pari. I greci rispondono con un super Agravanis. Il terzo quarto si chiude sul 54-52 per i padroni di casa. La quarta frazione vede protagonista ancora Agravanis, molto aggressivo sotto canestro. La Reyer riesce a limitarlo grazie alla difesa di Brooks. L’ex Olimpia prima va a segnare in schiacciata il canestro del -2, poi realizza la tripla del pareggio sul 59 pari. La sua leadership scuote Venezia che inizia ad aggredire gli avversari sui due lati del campo. Patrasso colleziona palle perse e la Reyer ne approfitta, chiudendo la partita sul 68-78, con un break finale di 18-8.
Gran Canaria – Virtus Segrafredo Bologna
La Virtus arriva a Gran Canaria senza Mannion, Hervey, Cordinier e Sampson. Scariolo chiede a suoi di giocare come sanno, nonostante le assenze. L’inizio è promettente. La Virtus parte con un parziale di 10-2 firmato Pajola- Teodosić. Gran Canaria reagisce con Shurna. L’americano segna sei dei primi otto punti della squadra. A lui seguono le giocate di Kramer e Slaughter. Le due squadre continuano a segnare da oltre l’arco. Alla tripla di Alibegović risponde Shurna che chiude il primo quarto sul 26-24 per i padroni di casa. La seconda frazione parte per la Virtus con due palle perse che danno il là all’allungo canarino. Salvó realizza la tripla del +8. Rientra Teodosić che “confeziona” qui 7 dei suoi 13 assist finali. Weems e Pajola li sfruttano a dovere, riportando a contatto le Vunere. L’ultimo canestro del primo tempo è però il jumper di Ennis. Gran Canaria chiude avanti 47-45.
Nella ripresa Scariolo pretende dai suoi una migliore difesa perimetrale e una riduzione del numero delle palle perse. La squadra lo segue almeno nei primi minuti del terzo quarto. La difesa contesta i primi tiri da tre di Gran Canaria. Teodosić segna la tripla del +4. Tutto sembra funzionare ma ritorna in campo Shurna. L’americano porta di nuovo avanti i suoi. Belinelli reagisce, tenendo a contatto la Virtus con due triple di notevole difficoltà. È proprio l’ex giocatore NBA a diventare decisivo nella partita, perdendo una palla sanguinosa che favorisce il contropiede di Ennis. Il terzo quarto si chiude sul +6 per Gran Canaria. Nella quarta frazione la Virtus fa fatica. Belinelli cerca di impensierire Gran Canaria con le sue triple ma Slaughter, Ennis e Salvó chiudono i giochi con un parziale da 29-15. La Virtus perde lo scontro al vertice 100-80, pesano le 19 palle perse.