Mosca guarda tutti dall’alto: Il Cska è campione d’Europa

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La storia è a un passo. Gli sguardi, sul parquet, si infittiscono. L’intro dei ballerini e il gioco di luci alla “Fernando Buesa Arena” non stempera una tensione divampante. Dimitris Itoudis da una parte; Ergin Ataman dall’altra. Cska Mosca-Anadolu Efes: l’ultimo atto dell’Eurolega. L’Europa è pronta, ancora una volta, a incoronare la sua regina.

1° quarto: Anadolu Efes-Cska Mosca 20-29.

Il match inizia subito col botto: tripla di Anderson, imitato da Kurbanov. Nei primi minuti del match Larkin sale in cattedra, semina Hackett e porta avanti i suoi. Micic in penetrazione segna il +4 Anadolu ma il Cska si maniene in scia con la fisicità di Kurbanov. La lotta è serrata tra le due squadre ma ancora una volta l’asse Micic-Larkin riporta avanti di tre i turchi. Strappo Efes in vista? Tutt’altro. Clyburn comincia a farsi valere sul parquet con i due punti del pareggio, imitato sul ribaltamento di fronte da Anderson. In difesa, Hackett soffre la rapidità di Micic ma inizia, azione dopo azione, a prendergli le misure. Con l’alley-oop di Othello Hunter, il Cska è dietro di una sola lunghezza. Anderson piazza il punto del +3 ma con la tripla di Higgins il Cska mette per la prima volta la testa avanti nel match. La partita vive di conclusioni incredibili dalla distanza, unite a continui ribaltamenti di fronte: prima Clyburn fa esplodere di gioia i tifosi russi giunti nei Paesi Baschi poi Larkin risponde per le rime, con un’accelerazione che costa al Cska un canestro subito più fallo. Hackett si scrolla di dosso l’emozione che lo ha frenato fino a quel momento e con una conclusione dai 6,75 m segna il primo massimo vantaggio russo (24-17). Un +7 che sottolinea l’abitudine e la precisione del Cska in partite di tale calibro. Il time-out di Ataman non cambia l’inerzia del match: il 2/2 dalla lunetta di Higgins porta a nove i punti di vantaggio per i suoi. Le maglie del Cska in difesa si stringono ulteriormente: gli sbocchi offensivi turchi si infrangono contro Higgins che sul ribaltamento di fronte, firma dall’arco il pesantissimo +12 Cska. La tripla di Beaubois ridà ossigeno ad Ataman, riportando i suoi sotto la doppia cifra di svantaggio ma il primo quarto si chiude sul 29-20 per il Cska, capace di capitalizzare al meglio gli errori difensivi dell’Efes. Il 6/8 dai 6,75 m sottolinea la precisione chiururgica dei russi, in serata di grazia dal tiro pesante.

2° quarto: Anadolu Efes-Cska Mosca 42-44.

Il secondo periodo si apre con la bomba del Chacho Rodriguez: il 7/9 da tre, porta il Cska ancora sul +12. L’Efes è inconcludente nel pitturato, complice un’evidente imprecisione sotto canestro e una miriade di tiri corti arrestatisi sul ferro. Kyle Hines con un facile appoggio mette dentro il +14 che sembra mettere alle corde l’Efes ma l’antisportivo di Hines su Larkin ridà ossigeno ai turchi: un mini parziale di 4-0 scuote il sodalizio di Istanbul. Larkin e i suoi a quel punto aumentano l’intensità difensiva ma Clyburn è un fattore nell’economia del match: la tripla a metà secondo quarto porta a 11 i punti di vantaggio del Cska. Hines sale in cattedra, facendo valere le sue doti fisiche e Nando De Colo completa l’opera mettendo dentro il +13. Dunston, con un 2/2 rianima i suoi ma ancora Higgins, con il tap-in del +15 e il 13° punto personale, allontana le velleità di rimonta turche. L’Efes soffre oltremodo l’intensità russa e la prova è un Larkin in evidente stato confusionale. La seconda metà del quarto registra ancora un Efes troppo morbido sotto canestro ma gli uomini di Ataman ci credono e con una tripla di Simon si riportano sotto la doppia cifra di svantaggio (34-41). Il croato diventa decisivo in questa fase del match e riporta i suoi sul -5. Anche Micic non vuole alzare bandiera bianca e, caricandosi la squadra sulle spalle, segna una tripla che riporta clamorosamente sotto L’Efes. Sul tramonto del primo quarto, Larkin trova tre liberi che dimezzano ulteriormente il divario. Efes 42, Cska 44. Una rimonta clamorosa del quintetto di Ataman che rientra prepotentemente in corsa per il trono d’Europa.

3°quarto: Anadolu Efes-Cska Mosca 62-68.

Al ritorno dall’intervallo lungo, la finale riparte con l’infrazione di passi di Hackett. Il Cska sembra frastornato e Simon ne approfitta subito con una tripla che porta addirittura avanti i turchi. L’asse De Colo-Hackett firma ancora il contro-sorpasso russo ma Simon riporta i suoi sul -1. Quando l’inerzia sembra essere ancora dalla parte dell’Efes, i fuoriclasse di Itoudis alzano il ritmo e tocca a Nando De Colo siglare una tripla pesantissima che significa nuovo vantaggio Cska. L’Efes soffre terribilmente la fisicità sotto canestro di Hunter ma Larkin si scuote, cancella l’opaca prestazione dei primi due quarti e segna il punto del -2. Clyburn però è “on fire” e la logica conseguenza della sua serata di grazia sentenzia il 13° punto personale con una conclusione mortifera che porta il Cska avanti di 5 lunghezze. Anche Daniel Hackett segue le orme del compagno: confeziona assist in quantità industriale, il più pesante dei quali porta Hines a concretizzare un gioco da tre punti e soprattutto il +7 per i russi. Larkin dal canto suo torna in formato semifinale con un tiro da tre mortifero, ma Higgins (prestazione sopra le righe per lui) risponde per le rime. Hackett conferma di essere letale e la tripla di Clyburn, su lettura offensiva impeccabile di Daniel, porta il Cska sul +11. L’intensità e il saper cosa fare nel momento giusto sono i segnali che denotano la grandezza di un roster. Le soluzioni offenive turche latitano, dinanzi alla concretezza russa. Ancora Hunter realizza su assist di Hackett e giganteggia quando stoppa un Motum in evidente serata negativa. L’Efes cerca timidamente di limitare l’onda d’urto moscovita ma il colpo di teatro è dietro l’angolo: Simon, con un 2/2 dalla lunetta, riporta sotto i suoi, sul -11. Serve uno strappo decisivo: il -9 di Simon e l’infrazione di campo moscovita riportano l’Efes in vita. Larkin, ancora una volta con una bomba, sigla il -6 al tramonto del terzo quarto. Solo 6 punti. Clamoroso. Le disattenzioni del Cska hanno un peso specifico notevole, con il quintetto di Itoudis incapace di chiudere il match a proprio favore.

4° quarto: Anadolu Efes-Cska Mosca 83-91.

Cska in difficoltà a fine terzo quarto? Tutto risolto. L’inizio del periodo sembra aver rigenerato i russi che si ripresentano sul parquet con la tripla di Sergio Rodriguez. Protagonista Hackett, con un’ennesima assistenza per Higgins, degna del palcoscenico della Fernando Buesa Arena. Dunston scuote i suoi e li riporta in linea di galleggiamento, sul -7. Ma Hackett sale definitivamente in cattedra: una sua penetrazione, che gli vale canestro e fallo, riporta il Cska avanti di 3 possessi. Larkin non vuole arrendersi e, dopo aver subito fallo da Higgins su tiro dalla distanza, porta i suoi ancora sul -6. L’Efes a quel punto deve alzare necessariamente l’intensità difensiva e, dopo aver riconquistato palla, prima con Dunston e poi con Moerman costruisce le azioni che valgono una nuova mini-rimonta: -4. Hines scaccia gli incubi con un canestro facile che porta ancora il Cska sul +6. A quel punto la partita diventa una guerra di nervi. Di centimetri. Una lotta serratissima su ogni pallone. Il Cska sembra avere qualcosa in più dal punto di vista fisico e iniziare a dettare legge a rimbalzo difensivo. De Colo, con un’ennesima tripla, firma il +9. A 3:58 dalla sirena, il destino dei turchi pare segnato. Larkin, nonostante qualche acciacco fisico, rientra in campo a mezzo servizio ma il peso offensivo dell’Efes riprende quota con Micic che firma la seconda tripla della sua serata. Ancora una volta, sono 6 i punti da recuperare per gli uomini di Ataman. L’Efes però capisce che il Cska inizia ad essere in debito d’ossigeno e alza notevolmente l’intensità difensiva. I moscoviti temono una nuova rimonta e hanno il demerito di non chiudere il match. Ma un rimbalzo offensivo di Clyburn, giocatore chiave per Itoudis, è pesantissimo per l’economia del match. Il Cska si riporta sul +8 ma non è finita. Dunston (con un 2/2 a cronometro fermo) e Larkin – con una giocata d’altissima scuola a eludere la marcatura di De Colo e Hines – porta i suoi sul -4. La tensione domina alla Fernando Buesa Arena. Higgins, ancora dalla lunetta, non sbaglia mentre l’attacco dell’Efes è disordinato, complice l’intensità della difesa russa. A 27.1 secondi dall’epilogo, Clyburn mette dentro i due liberi del +8. L’ultimo ad arrendersi per l’Efes è però ancora Larkin ma il +6 Cska sembra non schiodarsi. De Colo segna altri due liberi e Hackett inizia a sorridere. Il traguardo è vicino. Il Cska è a un passo dalla gloria. Larkin, ancora lui, prova un ultimo miracolo con un tiro pesante che il ferro rifiuta, cancellando i sogni dell’Efes. A Mosca, Piazza Rossa è incandescente e guarda tutta l’Europa dall’alto: Il Cska è campione d’Europa per l’ottava volta nella sua storia.

La finalina: Fenerbahce-Real Madrid 75-94

Nel pomeriggio, la sfida delle deluse se l’aggiudica il Real Madrid di Pablo Laso. Il Fenerbache, orfano di Luigi Datome, chiude al quarto posto la competizione sulla quale aveva riposto obiettivi e insvestimenti. Obradovic & co. ci riproveranno l’anno prossimo. Magra consolazione invece per le Merengues che, dopo il trionfo di Belgrado, devono accontentarsi della medaglia di bronzo. Ayon del Real (23 punti) e Sloukas del Fener (con 17 punti a referto) i due top scorers del match.

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Pubblicato da Alessandro Fracassi

Nato in quel di Sassari nel 1992, cresciuto nel segno della leadership, del temperamento e della passione per i tackle del Guv'nor Paul Ince. Aspirante giornalista sportivo, studio giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Calcio e Basket le linee guida dell'amore incondizionato verso lo sport, ossessionato dagli amarcord, dal vintage e dai Guerin Sportivo d'annata, vivo anche di musica rock e dei film di Cronenberg. Citazione preferita: "en mi barrio aprendí a no perder".