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È il CSKA la prima squadra che stacca il pass per le Final Four di Colonia. La squadra di Itoudis, infatti, si impone per 85 a 66 dopo un primo tempo difficile che ha visto il ritorno sul campo di Vesely. Per il Barcellona e l’Olimpia invece ci sarà una gara 4. Se per gli spagnoli era già sicura, gli uomini di coach Messina non sono riusciti a chiudere la pratica questa sera (match perso per 85 a 79) e dovranno portarsi a casa la prossima partita per evitare di giocarsi tutto in gara 5. I blaugrana sono riusciti a espugnare il campo dello Zenit per 78 a 70 grazie a una prestazione ai limiti della perfezione di Brandon Davies.
Zenit St Petersburg 70-78 FC Barcelona
Nei minuti iniziali di gara si segna poco e si sbaglia molto. Entrambe le squadre, infatti, sono imprecise dal campo e a fare la differenza inizialmente è una maggiore difesa del Barcellona (3-6). Si fatica a trovare la via del canestro e il punteggio rimane basso. Il secondo fallo di Black fa esordire Poythress il quale diventa la minaccia numero 1 per gli ospiti che hanno difficoltà ad arginarlo (6 punti per lui nel primo quarto). Quattro tiri liberi messi a segno da Thomas portano lo Zenit in vantaggio di tre lunghezze ma allo scadere una tripla di Kuric fissa il punteggio sul 16 a 16.
4 punti di Poythress e una tripla di Baron costringono Jasikevicius a correre ai ripari e chiamare il time-out sul 23-19. I russi raggiungono il massimo vantaggio con il secondo tiro da tre messo a segno da Rivers (28-21). Davies diventa un fattore sia in difesa che in attacco: con 7 punti e la stoppata su Hollins riporta il Barcellona di nuovo in vantaggio (30-31). Una tripla di Calathes e due liberi di Pangos chiudono il primo tempo sul 33 a 34 Barcellona.
L’energia di Davies manda i blaugrana sopra di 6 (37-43) ma Pangos con il primo tiro da tre sul campo risponde alla buona performance del play greco degli ospiti e lo Zenit torna a -3 (40-43). Una tripla di Higgins e 4 punti di Kuric (di cui due dopo un recupero in difesa) lanciano il Barcellona sul +8 (42-50) a 4 minuti dalla fine della frazione. Dopo un primo tempo sottotono, si accende però Billy Baron che diventa il terminale offensivo della squadra di Pascual: con 6 punti consecutivi (inclusa una tripla allo scadere) porta di nuovo i suoi in partita e il terzo quarto si conclude sul 51 a 55.
L’ultima frazione inizia con un’altra tripla di Baron che porta lo Zenit a -1 (54-55). Il Barca regge l’urto dei padroni di casa con 4 punti trovati dalla lunetta da Davies, ma nuovamente i russi rimangono là con una giocata di Poythress (58-59). Un’ingenuità di Baron prima e il quinto fallo di Poythress poi porta i blaugrana sul +8 (58-66) quando mancano 6 minuti alla conclusione del match. Il cuore Zenit però è immortale: con un layup di Baron e un tap-in di Thomas i russi tornano a contatto (62-66). Con il bonus a favore, i tiri liberi di Higgins portano il Barcellona a +8 (62-70). Si entra negli ultimi due minuti di gioco e si accende Kevin Pangos: il play sloveno segna 4 punti consecutivi e lo Zenit torna a -4 (66-70). Jasikevicius cerca di sfruttare Davies il quale riporta i suoi sopra di 8 (66-74) quando manca sempre meno alla fine. Baron e Black falliscono due tiri da tre che potevano riportare lo Zenit in partita e dalla lunetta il Barca chiude i conti (70-78) e va a comandare la serie per 2 a 1.
Fenerbahce Beko Istanbul 68-85 CSKA Moscow
Partita da dentro o fuori per il Fenerbahçe Istanbul, con assenze pesanti come Dixon, Ulanovas e coach Kokoskov. Il Cska invece a Istanbul per chiudere la serie e prenotare il biglietto per la Final Four di Colonia, nonostante l’assenza di Milutinov e Bolomboy. Torna Vesely per il Fenerbahce ed è proprio il ceco a guidare l’attacco nei primi minuti. Ad aprire le danze è Nando De colo, a cui segue Vesely con 2 jumper dalla media distanza che valgono il 6-0 per la squadra del Bosforo e il seguente timeout per il Cska. Il rientro dalla piccola pausa non è dei migliori e infatti l’ennesima palla persa dei russi porta Biberovic a segnare il canestro e fallo che vale il 9-0.
De Colo allunga il vantaggio con una tripla difficilissima, ma finalmente i russi si svegliano dopo quasi 4 minuti di gioco: Clyburn segna la tripla del 12-3, seguita subito dopo dal tiro da tre da 8 metri di Strelnieks. Il Fenerbahce però non si fa impaurire, grazie all’ottima gestione dei possessi da parte di De Colo e con un Vesely carico dopo l’infortunio. Due triple di Guduric portano la squadra di Kokoskov (sostituito da Can) sul 20-8, ma dall’altra parte un indemoniato Clyburn tiene a contatto il Cska. O’Quinn dimostra la sua potenza nel pitturato con il rimbalzo offensivo seguito dal semplice appoggio, ma Hillard chiude il primo quarto sul 24-17 grazie a un canestro da media distanza.
Secondo quarto che vede un Cska totalmente cambiato su entrambi i lati del campo. Voigtmann schiaccia nel primo possesso dei russi, a cui segue la palla recuperata e il canestro in contropiede di Clyburn per il 24-21. Per la squadra del Bosforo invece risponde O’Quinn dopo l’ottimo pick and roll con De Colo: proprio il francese, dopo un appoggio sbagliato, segna la tripla che vale il 31-23 e fa respirare la squadra giallo-blu. Canestro stregato per il Cska che con Hilliard non riesce a trovare due facili punti. Lundberg segna un canestro difficile con un floater a cui segue il secondo blocco in movimento di Vesely che vale il 2º fallo per il lungo. Il Fenerbahce si mette a difendere a zona 2-3, ma Lundberg punisce con le tripla del 33-28. I russi sembrano aver trovato la via e, con due triple di Clyburn e un layup di Shengeila, trovano il primo vantaggio. Parziale interrotto dall’entrata in area di De Colo e dal canestro allo scadere di Brown che vale il 39-44.
Al rientro dagli spogliatoi il Cska sembra ancora più motivato e trova i primi due punti con i liberi di Clyburn a cui segue lo sfondo di Guduric. Vesely è troppo nervoso e in un amen commette due falli e un tecnico che lo estromettono dalla partita. Clyburn segna i liberi del fallo tecnico che valgono il +10 Cska e subito dopo Lundberg mette a segno una tripla. Il Fenerbahce diventa molto nervoso in attacco e le palle perse lo dimostrano. Hackett è bravo a sfruttare questo momento di confusione da parte dei turchi per segnare la tripla del 39-55 per un parziale di 11-0 Cska. I turchi sono persi, molto confusionari negli attacchi e Shengeila segna l’ennesima tripla per l’armata rossa. Anche De Colo dimostra segna di nervosismo dopo l’ennesima palla persa per i padroni di casa, mentre il play danese del Cska recupera palla e schiaccia il +23 per gli ospiti (42-65). Dopo il time-out, Clyburn non smette di segnare, mentre Guduric e Pierre cercano di non far sprofondare sempre più giù il Fenerbahce, facendo sì che il quarto si concluda con il punteggio di 50-71 per la truppa di Itoudis.
Ultima frazione di gioco che vede un po’ di nervosismo anche da parte dei russi: difatti coach Itoudis prende il primo tecnico e la squadra russa commette due falli in meno di 2 minuti. Gli animi si scaldano anche tra i giocatori dopo che Clyburn e Guduric vengono a contatto dopo uno scontro di gioco. Proprio il serbo, in un’azione successiva, prende un fallo tecnico proprio per un brutto contatto con Clyburn: il giocatore americano ringrazia e fa 2 su 2 dalla lunetta (52-74) che vale anche il career high per lui. L’ennesima tripla di Clyburn segna il +25 per il Cska, mentre dall’altra parte pure De Colo e Pierre alzano bandiera bianca dopo le palle perse. La partita è ormai finita, nonostante manchino 3 minuti alla fine. La squadra russa mantiene il vantaggio con Clyburn, autore di 34 punti, chiudendo così la partita sul 68-85. Il Cska ha meritato la vittoria e l’accesso alle Final Four, mentre vanno fatti comunque gli applausi a questo Fenerbahce per come ha combattuto nonostante tutte le difficoltà.
FC Bayern Munich 85-79 AX Armani Exchange Milan
Dopo un inizio non eccelso da parte della squadra di Messina (parziale di 7 a 0 per i padroni di casa), con un canestro di Leday, Milano trova la parità sul 9 pari. Una tripla di Lucic però apre un parziale che porta il Bayern al +12 (21-9) con la schiacciata di Reynolds. L’Olimpia prova ad arginare la sua crisi ma la tripla fallita allo scadere di Datome chiude il primo quarto sul 23 a 9.
L’inizio della seconda frazione è completamente differente per gli ospiti: Hines suona la carica con due recuperi e una schiacciata e con un gioco da tre di Rodriguez, l’Armani torna a -9 (23-14). Milano alza la difesa, impedendo la via del canestro agli avversari e con due triple di Shields il punteggio recita 25-22. Le squadre si rispondono colpo sul colpo e il match è in perfetto equilibrio. Il Bayern sempre leggermente stanco dopo l’intensità messa nei primi dieci minuti e con la tripla di Brooks, l’Olimpia trova il vantaggio sul 32 a 33. Un perfetto contropiede concluso da Lucic e un gioco da tre di Zipser porta nuovamente in vantaggio la squadra di Trinchieri che a fine primo tempo conduce per 39 a 35.
Milano rimane a secco nei primi minuti del quarto e con i canestri di Radosevic, Johnson e Baldwin il Bayern torna a +10 (45-35). Cinque consecutivi di Lucic lanciano i tedeschi sul +18 (53-35) e cercano di dare il colpo decisivo al match. A suonare la carica per l’Olimpia è Rodriguez che riporta i suoi sotto di 13 (60-47). Un gioco da quattro di Punter aiuta la squadra di Messina a rimanere lì e il terzo quarto finisce 64-51.
Un altro gioco da quattro punti, (questa volta l’autore è Delaney) con annesso fallo antisportivo di Lucic, aiuta Milano a riaccorciare nuovamente il distacco e riportarsi a meno 9 (64-55). Nell’azione successiva è ancora il numero 23 dell’Olimpia che, con un canestro e fallo, fissa il punteggio sul 64-58. La quarta tripla della gara di Lucic e un jumper di Sisko allontanano nuovamente gli ospiti che scivolano sul -11 (69-58). A 4 minuti dal termine il Bayern rimane sul +12 (78-66) con tre tiri liberi di Zipser che permettono ai padroni di casa di stare saldamente al comando. La gara si conclude di fatto dopo un piazzato di Gist e una rubata di Zipser ai danni di Hines. La bomba di Roll a un minuto dalla fine e la schiacciata di Tarczewski, dopo un errore di Gist, riportano l’Armani a -5 (80-75) ma è troppo tardi: 85-79 per i tedeschi che si aggiudicano gara 3.
di Giacomo Cotlar (Fener-CSKA) e Sergio Pannocchia (Zenit-Barcellona e Bayern-Olimpia)