Garrone e l’acquisto della Sampdoria

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La Sampdoria quest’ anno sta giocando due partite: la prima, quella che la vede lottare per la salvezza in Serie A, la seconda, quella alla ricerca di un acquirente che salvi il club, come fece Riccardo Garrone nel 2002.

Speranza dall’Inghilterra

La Sampdoria non stava attraversando un buon momento, mancato il ritorno in A nel campionato 2000-01, la società guidata da Enrico Mantovani era alla ricerca di liquidità, utile anche per garantire l’iscrizione al campionato successivo, allo stesso tempo arrivarono offerte per rilevare il club blucerchiato. Riccardo Garrone già in quella calda estate 2001 si era interessato alle vicende della Sampdoria insieme agli industriali genovesi. In autunno venne fuori la notizia che un gruppo inglese era pronto ad acquistare il club blucerchiato, in società sarebbe entrata una rappresentanza degli industriali genovesi guidati proprio da Garrone.

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La squadra nel frattempo soffriva in campionato allenata da Gianfranco Bellotto che aveva sostituito Gigi Cagni. A gennaio la trattativa per la cessione ebbe un’improvvisa accelerata: la Sampdoria era stata acquistata da uno sceicco e Riccardo Garrone sarebbe stato il garante dell’operazione, insieme a persone come Marco Bisagno, facendo in modo che ci sarebbe stata una rappresentanza genovese in società. Per i tifosi ci fu un’ulteriore bella notizia, Giuseppe Dossena, uno dei protagonisti dello storico scudetto del 1991, sarebbe entrato in società come direttore tecnico.

Le ombre dell’intermediario

La Gazzetta dello Sport uscì con un articolo dal titolo: ”Garrone ci spiega quel nome nella misteriosa cordata Samp?” nell’edizione del 22 gennaio a firma dell’allora direttore Candido Cannavò. Questo perché erano iniziate a circolare voci su un presunto intermediario incaricato dal gruppo inglese oltre che a ritardare il via definitivo alla cessione, coi tifosi che non si capacitavano di ciò. Il motivo era Antonino Pane, indagato per truffa, appropriazione indebita e riciclaggio, in particolare per l’acquisto di Savoia e Juve Stabia, entrambe escluse non essendo stata presentata la fidejussione necessaria per l’iscrizione ai rispettivi campionati. Stessa sorte stava toccando al Sorrento, fortunatamente per la squadra costiera il presidente Castellano aveva presentato la fidejussione al posto di Pane nonostante avesse con quest’ultimo un accordo per la cessione

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Garrone iniziò a insospettirsi, temendo che qualcuno lo stesse usando per raggirarlo, e decise così di allertare la Guardia di Finanza la quale diede ragione ai sospetti dell’imprenditore genovese. Il gruppo inglese era solo un pretesto di Pane per raggirare Garrone, se non si fosse fatta piena luce, la Sampdoria avrebbe fatto la fine probabilmente di Savoia e Juve Stabia.

La svolta

Garrone voleva salvare la Sampdoria e durante l’assemblea degli azionisti il 21 febbraio decise di prendere la Sampdoria salvandola dal fallimento. In un decennio la società blucerchiata, dopo il ritorno in A nel 2003, ha vissuto anche la Champions League, in un’annata, la 2010-11, terminata amaramente con la retrocessione in B. Dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2013, Edoardo Garrone ha sostituito il padre, cedendola nel 2014 a Massimo Ferrero. La speranza è che la Sampdoria possa trovare un presidente che la possa salvare ancora una volta, così come fece nel 2002 Garrone.

 

Immagine copertina tratta da gazzetta.it.

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Pubblicato da Christian Scala

Romano, diplomato al liceo linguistico Hegel, frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università Roma tre. Grande passione per il ciclismo e appassionato di calcio, ha collaborato con Centro Mare Radio e attualmente scrive per Torremare e L'ortica, due riviste online.